Vi racconto chi sono

La Tua Natura

Scopri, Impara, Cresci 

 

riflessione

Sono nata ad Aviano alla fine degli anni ’70, il 1 aprile. Contengo ancora vivissime la mia bambina interiore, l’adolescente, la giovane che muove i primi passi nel mondo del lavoro e fa il mutuo, ma anche la madre che sono stata in qualche altra vita, l’arzilla anziana che diventerò un giorno e chissà quante altre cose ancora. 

Crescere ad Aviano mi ha mostrato da subito l’inconsistenza di quella che chiamiamo realtà: negli anni ’80 convivevano le vecchine ancora vestite di nero con il fazzoletto in testa e le loro coetanee americane in scarpe da ginnastica e capelli alla punk.

Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere con lode ma ci ho messo un po’ prima di scegliere un mestiere. Non morivo dalla voglia di sistemarmi, al contrario mi piaceva mettermi alla prova in diverse situazioni e reinventarmi ogni volta sorprendendomi di quanto fosse divertente, sia che facessi la truccatrice o l’animatrice, sia che fossi in un ufficio amministrativo o un account in agenzia di pubblicità. Mi piaceva tanto vedere da dentro come funzionano le esistenze degli altri, i diversi ruoli, perché io il mio non l’avevo ancora trovato. O forse anche perché mi sembrava il naturale sbocco di chi si era formato tra narrazione e poesia passando di epoca in epoca e di voce in voce.

Poi è arrivato il momento di costruire un po’ di stabilità, così sono entrata a scuola con la trafila del precariato e del ruolo che prima o poi arriva. Ho insegnato francese per 10 anni e poi ho cambiato lingua, inglese. Devo dire che non ho fatto nulla per accelerare i tempi del posto fisso: cambiare scuola ogni anno era faticoso ma almeno avevo ancora il brivido di dovermi reinventare. È stato quando per la prima volta ho avuto le stesse classi anche l’anno successivo che ho capito che potevo reinventare tutto anche da dentro. Ed è stato perché fermandomi ho potuto essere più presente nella dinamica relazionale con i ragazzi che per me sono stati fonte di un gran lavoro su me stessa. Da un lato ho percepito i miei limiti, dall’altro ho preso confidenza con le mie potenzialità ed è stato in quel frangente che ho scelto di iscrivermi ad una scuola di counseling perché ho sentito l’esigenza di avere degli strumenti in più. Avere davanti una media di 15 adolescenti all’ora, con le loro esigenze, le loro sfide e la loro energia è stata la mia strada verso l’equilibrio ed il mio ritrovarmi. 

Mi sono diplomata nel 2017 counselor sistemico-transpersonale e ho subito iniziato con loro: sportello di ascolto a scuola. Anche se il counseling era già dal principio entrato nella mia didattica dando più significato a quel che facevo e integrando mondi apparentemente scollegati. Parlo al passato, ma un piede è ancora lì: un po’ per il mutuo, un po’ perché i ragazzi rimangono per me una risorsa meravigliosa. Purtroppo però l’apparato della scuola pubblica mi soffoca sempre di più e spero di uscirne il prima possibile, per ora resisto in part-time. Lo dicono in tanti ed è vero che la burocratizzazione dell’insegnamento sta aumentando all’inverosimile portando al parossismo la follia di pensare che questo mestiere possa essere scomposto e che le sue parti possano essere catalogate, come un grande archivio dati, quando i dati riguardano meravigliosi esseri umani nella fase più mutevole ed importante della loro vita. 

Forse per far fronte in una specie di battaglia personale contro questa scomposizione, in parallelo a tutto questo, dal 2013 ho cominciato a studiare tutta una serie di cose che vanno dalle frequenze elettromagnetiche alle diverse correnti spirituali, in una costante ricerca di integrazione. È in quest’ottica che i Tarocchi sono presenti nel mio lavoro anche quando non li utilizzo direttamente: prendere in mano il mazzo di Tarocchi mi ha permesso di imparare un modo analogico di connettere il sapere che via via mi ha permesso di orientarmi sempre meglio in quel mondo che probabilmente viviamo tutti spontaneamente da bambini. Più recentemente queste stesse modalità mi stanno facendo esplorare il mondo dell'astrologia in cui presto vorrò cimentarmi.

Devo molto ai miei Maestri, alcuni conosciuti direttamente, altri dal lontano: mi sento sicura in quello che faccio grazie alla costante percezione della loro presenza, come se io fossi un loro prolungamento. Un prolungamento che però ha caratteristiche proprie e che è libero di agire perché va nella stessa direzione. 

Arrivata a questo punto del mio percorso, pronta a mettere online questo materiale per prendere la mia strada indipendente, mi sento libera di essere chi sono e ringrazio tutta la mia storia.

image

Collaborazioni